Allevatori, macellai, assenze e presenze… Andrea e Massimo Castrini

Pozzolengo. Il paese dei pozzi e delle torbiere. Dove l’acqua sembra un retaggio e un compromesso. Case in continua espansione, villette in costruzione e naftalina per le strade. Ciò che non ti aspetti all’uscita autostradale, son quelle curve che rompono la distrazione. Inaspettatamente, anche per impreparazione geografica sull’argomento, mi trovo in mezzo alle colline moreniche gardesane. Una zona spopolata di luoghi comuni. Continue reading Allevatori, macellai, assenze e presenze… Andrea e Massimo Castrini

Pasticceria Morlacchi: la bellezza del collettivo… Sergio Soldo, Gianni Morlacchi e Dario Soldo

Zanica. Pochi kilometri a sud di Bergamo. La direttrice è quella di Crema, gli odori sono quelli tipici delle zone pre-industriali. In lontananza, qualche roggia va ad evidenziare l’esistenza di una campagna. Case basse, piccole aziende e cancelletti a guglia rimandano impressioni di modernità e terrore. Nulla distoglie lo sguardo da segnaletica e strisce pedonali. Nemmeno i bambini all’uscita da scuola generano empatia o tenerezza. Una strada, quattro case, qualche migliaio di abitanti e un abisso di rimorsi… quelli che sono morti, quelli che sono rimasti nascosti dietro catodici programmi Rai delle sei di sera e quelli che si sono espletati nelle gambe delle commesse o delle postine. È il solito, e qui so di non essere temerario, paese antidiluviano e autolesionista, dove le professioni diventano la chiacchiera comune e la definizione del vicino di casa… Continue reading Pasticceria Morlacchi: la bellezza del collettivo… Sergio Soldo, Gianni Morlacchi e Dario Soldo

Maremma in tre giorni

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Primo giorno: Alta Maremma

Boccheggiano (Montieri): Panificio Montomoli (Andrea è un bravo panificatore… straordinari prodotti con farina di castagna autoprodotta)

Roccatederighi (Roccastrada): Macelleria Salvestroni (maiale e cinghiale… Carlo ha l’allure della fiducia…)

Paganico: Tenuta di Paganico (Maria Novella Uzielli e la biodiversità: chianina, limousine, maremmana, cinta senese ), anche per la notte… Continue reading Maremma in tre giorni

Il futuro del gelato milanese è nelle mani di una silfide… Vittoria Bortolazzo

Milano. Tra Porta Venezia, Centrale e Corso Buenos Aires. Il nuovo angolo dei viziosi. Tra parcheggi impossibili, vicoli non adatti al transito e sensi unici immanovrabili, continuano a crescere luoghi gourmet senza accenno a meditazione o buon senso. Questa rinnovata zona, alle spalle dello Spazio Oberdan e del tamarrismo del fine settimana, attrae pensatori del gusto e artigiani in rinnovamento, nel mito della ritualità e della facilità. Perchè uno esce e l’altro entra, creando convergenze, snodi e connessioni, rilasciando quel po’ di radicale che ancora presenziava nelle tavole e tra i palati. Continue reading Il futuro del gelato milanese è nelle mani di una silfide… Vittoria Bortolazzo

Nel nome del padre… Massimo Greppi

Frazione Montonero, Vercelli. Qualche kilometro oltre le ultime propaggini di centri commerciali e capannoni industriali. Una strada di campagna verso una delle tante frazioni disperse in mezzo alle risaie, quando il tempo la dice giusta, altrimenti, puntini immaginati in mezzo ad una nebbia che non concede vassallaggio.

In netto anticipo, fermo la macchina in mezzo alla strada polverosa. Vengo colpito da un falco che vola imponente sopra la mia testa, allargando ali che non cementificano paure o fastidi, ma rimangono impietose a delimitare la sua presenza, forse la sua onnipotenza. Continue reading Nel nome del padre… Massimo Greppi

Ombre, passato e futuro… Andrea Busnelli (e l’epifanico Teresio)

Arluno. Autostrada, rotonde e ferrovie. Direttrice Milano-Novara. L’hinterland del nord ovest ha una storia dimenticata. Una rivisitazione industriale scavata al di sopra di un impianto seicentesco, dei broletti, dei cancelli, dei palazzi e delle ville. Uno di quei paesi con una storia che non esiste più, se non nei libri o nella tradizione orale di qualche vecchio di paese. Nel tessuto abitativo compaiono alcune filande, lascito di un passato di lavorazioni tessili, operai e oscuramento della memoria. Continue reading Ombre, passato e futuro… Andrea Busnelli (e l’epifanico Teresio)

Brianza in un giorno

Monza
– Pane (di tumminia, cereali antichi, tipo due mulino Sobrino, segale ecc) e lievitati del grande panificatore Davide Longoni
Vimercate
– Pranzo al Paradiso della pizza di Marco Locatelli, bravo (in crescita) e umile pizzaiolo (il locale è anonimo, all’interno di un agghiacciante centro commerciale agè, gli ingredienti sono di tutto riguardo: farine Sobrino e Marino, saraceno della Valtellina, salami di Morris Micheli, colatura di alici Il delfino, zafferano maremmano, salumi Salvestroni e Falaschi, birra Orso Verde ecc…) Continue reading Brianza in un giorno

Il coraggio di togliere, conservando… Alessandro Servida

Pantigliate. Un paese perso, qualcosa a metà strada tra la campagna abbandonata e il dormitorio. Appena oltre San Donato, su quella direttrice, definita come Paullese, che s’inoltra nella campagna lodigiana e in quella cremasca. Qui, dove la provincia di Milano si definisce “sud”, i paesi non hanno alcun senso, né manifesto né recondito. Gli rimane addosso quel giusto d’imbarazzo che non li fa mettere in mostra. Risucchiati dal traffico e pietrificati da quella gorgone chiamata hinterland, questi paesi rappresentano ripostigli senza stress per fughe poco romantiche e molto gravide di figli, verde, giardini attrezzati e residence con piscina. Continue reading Il coraggio di togliere, conservando… Alessandro Servida