La Liguria è una terra di potenziale… possibilità infinite di bellezza, angoli che del pittoresco hanno creato il paradigma, vicoli sonnacchiosi, odore di pesce e un rapporto tra mare e montagna realisticamente vicino ad una nuamachia: qualcosa di estremamente spettacolare, per colori, per anfratti, per dialetto e per ironico distacco portuale. Ma in atto, probabilmente, il turismo (la sua economia e il suo modo molto fugace di mordere cartellonistica, menù tradotti e fritto misto) l’ha abbandonata senza un canale di eccellenza, dove rifugiare la sua bellezza più impervia, quella degli artigiani del gusto e del loro modo di trasmettere una terra e una tradizione. Continue reading In mezzo alle parole di un suq ligure… Guido Porrati
Categoria: Caseificio e Allevamento
Si entra in quell’atmosfera a metà tra Olmi e Celentano… Fratelli Brambilla
Marzano, frazione di Merlino. Forse la campagna “milanese” più vicina al riposo. Incastonata nelle arterie (Rivoltana e Paullese) che popolano, spopolano e ripopolano la città, in mezzo al fiume Adda, è meta di domeniche fuori porta, giri in bici, ricerca di pace e di falchi della palude. In queste torbiere, dove il whisky s’identifica con una lussuriosa stanza di degustazione all’esterno di un castello, l’erba continua a crescere, i trattori ad imbrattare, le trattorie a cucinare sempre lo stesso pollo alla cacciatora e la stessa polenta, i camini a sfrigolare e la nebbia a confondere. Il tempo è stato costretto a fermarsi, negli sguardi, nelle cadenze gergali e nei cognomi. Continue reading Si entra in quell’atmosfera a metà tra Olmi e Celentano… Fratelli Brambilla
Quel fascino polveroso, un po’ francese e un po’ contadino. Fabio e Luca Grasselli
Stagno Lombardo. Pochi kilometri da Cremona. Un cartello che segnala il biologico e che apre un mondo di stanze, recinti, cantine, celle di stagionatura, vacche brune e vacche bianche. Spazi ampi, con quella decadenza che richiama il radical chic, allontanando il pomposo e il necessario.
Scorgo il sig. Grasselli dalla barba. Il telefono ha continuato a squillare per giorni, senza che nessuno rispondesse. Gli affanni quotidiani sembrano lontani anni luce, quello che vedo è una tavolata, una bottiglia di ribolla di Josko Gravner, un paio di birre e tre o quattro sguardi tra l’aristocratico e lo scrutatore. Continue reading Quel fascino polveroso, un po’ francese e un po’ contadino. Fabio e Luca Grasselli
Resistere ha il volto felice di un bambino… Alberto Guidi e Cristina Peroni
Mompiano. Frazione della città di Brescia. A ridosso delle prime colline. Quando lo stadio e l’ospedale lasciano spazio agli alberi, le prime aziende agricole iniziano a fare capolino, con alberi di pesche a farla da padrone e le villette “medio-alta borghesia”, che fanno molto “bosco in città e orto come passatempo”, sono riuscite ad aggirare i permessi della pubblica amministrazione, cominciando una lenta ascesa al cielo.
Capannelli di persone, raggruppate sul ciglio della strada, affondano le mani dentro la vegetazione alla ricerca del sacro luppolo, eresia per risotti amari e aspri. Continue reading Resistere ha il volto felice di un bambino… Alberto Guidi e Cristina Peroni
L’alpeggio come forma di apertura al mondo… Graziano Lozzer
Arrivare in Valfloriana può essere semplice o può essere complesso, dipende dallo spirito, dal meteo e dall’idea che uno ha di ricreazione. Sei frazioni disperse tra gli alberi, i boschi, le chiese e quelle due, forse tre, botteghe che fanno capolino al di sopra del verde. Ad un certo punto, un cartello indica “strada senza uscita” (ma è un bluff… la via c’è , è asfaltata e porta fino a Malga Sass…), una diramazione a destra, verso un piccolo torrente (dove le trote salmonate possono vivere incontaminate oltre i quattro anni…) e una verso sinistra, che conduce all’interno dell’Agritur Fior di Bosco della famiglia Lozzer. Continue reading L’alpeggio come forma di apertura al mondo… Graziano Lozzer
E’ rimasto solo lui… Silvio Pistone
Borgomale. Piccolo borgo dell’Alta Langa. Strada sterrata senza insegna, perchè la bacchetta l’ha lasciata ad altri… rimane solo una mostrazione di pudica bellezza.
Ex piastrellista, attività portata avanti fino a metà anni ’90, Silvio ha disegnato la sua casa, la sua cascina, il suo giardino e la sua foresteria per gli ospiti. Una cucina in muratura che toglie il fiato per la precisione estetica degli elementi. Non uno di troppo, ma questo è facile, e nemmeno uno dissonante, questo è già più difficile.
Un completamento per la vista che termina la sua panoramica su una tavola imbandita… che, sfortunatamente, è servita a poco. Continue reading E’ rimasto solo lui… Silvio Pistone
Formaggio + olio: Umbria Instant Classic… Danilo e Francesco Basili
Orvieto. Una delle tante frazioni di un territorio che non so, francamente, se abbia una fine. Scendo e salgo. Vedo il Duomo in lontananza ad ogni curva a sinistra. M’immetto per una strada in mezzo ai rovi. Molto fosca. Che poi s’apre. Mi ritrovo per una strada in mezzo alle more. La tentazione è quella di fermarsi. Che chiaramente viene assecondata. Lo sterrato è quel che è. Per i fondi bassi un tormento. All’improvviso s’aprono campi sulla sinistra e spunta in lontananza una tenuta in pietra. Realmente distante e lontana dalla moda dell’agriturismo e da un’accoglienza quantomeno smaccata. Ancorchè si potrebbe migliorare e molto… Continue reading Formaggio + olio: Umbria Instant Classic… Danilo e Francesco Basili
Lo Puy: storia e silenzio… Giorgio e Marta Alifredi
Borgata Podio (Puy in Occitano), San Damiano Macra. Se uno sapesse realmente di trovarsi dove si trova, si spaventerebbe al punto da lasciarsi sopraffare dal buio e dal silenzio. Perchè di questo trattasi.
Una strada che lascia Dronero, i suoi alberi di kiwi, i suoi ponti, le sue macellerie e i suoi frutti di bosco e che si inerpica per la Val Maira, una di quelle che portano verso la Francia, una di quelle dove si parla occitano e dove non c’è quell’immagine condivisa per argomentare durante una cena. Troppo lontano da quello scibile calpestato e molesto che impegna e non lascia. Continue reading Lo Puy: storia e silenzio… Giorgio e Marta Alifredi