“Sono di passaggio, almeno faccio quello che mi piace”. Giuseppe Zoff

Borgnano di Cormons. Collio Goriziano. Agriturismo Borg da Ocjs.
Mentre scende la sera, ci viene incontro Giuseppe Zoff, persona dotata di un raro istinto verso la consapevolezza. Ci conduce nella sua stalla, dalle sue mucche e inizia a raccontare.
Razza pezzata rossa, pochi capi selezionati dalla loro storia. Triplice attitudine (lavoro, macellazione, latte – anche se adesso vengono utilizzate quasi esclusivamente per la produzione di formaggi), docili e altere. La derivazione è quella della Simmental svizzera che, dopo essersi adattata molto bene al clima del Friuli, ne ha assunto la provenienza, all’interno della nomenclatura. Vacca Pezzata Rossa Friulana. Continue reading “Sono di passaggio, almeno faccio quello che mi piace”. Giuseppe Zoff

Il volto fiero dell’alpeggio… Alfio Sassella

24 settembre 2011. Ore 13.00. Bergamo. Ol Formager.
Giulio Signorelli telefona alla moglie per dirle di non aspettarlo per pranzo. Spegne il cellulare e mi confida che quando parla di formaggi i minuti diventano ore. Questa cosa mi solleva e continuiamo il nostro viaggio nelle Prealpi Orobiche…
Un’istituzione. Passione, straordinaria capacità di ascoltare e discreti e deferenti profumi di rispetto verso l’antico e verso gli artigiani… Continue reading Il volto fiero dell’alpeggio… Alfio Sassella

La ricotta che sa di fiori. David Patzleiner

Braies. Unica strada che conduce al lago. Diramazione verso destra. Il più tipico dei ponticelli in legno da oltrepassare. Una piccola salita. Ed ecco la primavera.
Questa meta temporale, trovata dopo una stretta curva verso sinistra, ha la faccia gentile, di quella fierezza spaurita che contraddistingue il riserbo, della famiglia Patzleiner. David, Elisabeth e i loro tre figli.
A metà strada tra il cordone ombelicale e la catena di montaggio, l’unione di queste persone, ripetuta attraverso oliati meccanismi quotidiani, ha qualcosa di raro, di poco abituale, di alternativo. Di quella differenza poco racchiudibile in un concetto, di quella vocazione che ti tira fuori quella frase che ti ha sempre reso banale e che hai sempre cercato di tenere lontano: “pensa che meraviglia sarebbe vivere qui?”. Non ce la faccio. Non riesco a trattenermi. Esce. Ed è così normale… Continue reading La ricotta che sa di fiori. David Patzleiner

Ai margini e in centro… Giuliano Murada

Albosaggia. Pochi metri da Sondrio. Un paese come tanti. Tagliato in mezzo da strade statali e cavalcavia, tendente ai vigneti sulle terrazze retiche e diradante verso i boschi orobici. Il clima temperato, il sole, il nebbiolo e i tagliatori di tralci sono dall’altra parte. Qui c’è ombra e montagna, con i suoi tronchi, i suoi sempreverdi e le sue balle di fieno. Continue reading Ai margini e in centro… Giuliano Murada

Asiago: quello che resta sono due occhi cerulei… Antonio Rodeghiero

Asiago. Altopiano dei sette comuni. Una pianura immensa posta a mille metri d’altezza. Nessuna difesa dai venti e dai freddi. Qualcosa che la vista non può nemmeno immaginare. Uno spazio, un orizzonte di montagna dove vagare senza meta e fermarsi ma senza pace. Un paese che, nei pastelli e nelle forme, riporta l’Alto Adige e l’Austria. Il confine con il Trentino dietro l’angolo e un caleidoscopio di colori, autunno, abeti e curve, introducono lo spettatore e il fuggiasco. Rimanere è impossibile. Continue reading Asiago: quello che resta sono due occhi cerulei… Antonio Rodeghiero

Il sorriso delle pecore nere. Fabio Lenzini

Borgo a Buggiano, ma la parte brutta. Pianura. Autostrada vicina. Uno di quei posti che non ti ridanno l’immagine della Toscana e non la distribuiscono nemmeno nei volantini in giro per il mondo. Supermercati, aziende, rotonde e una piccola viuzza che dissimula indifferenza dietro la coltre spessa di quel pezzo di terra che non richiama La Toscana se non nella lentezza dei gesti e nella rapidità della lingua. Continue reading Il sorriso delle pecore nere. Fabio Lenzini

La Bruna, i suoi formaggi e la sua meraviglia… Alexander Agethle

Frazione Clusio. Malles Venosta. I confini dell’impero sono lì ad un passo, in un trivio altoatesino, dove Italia, Svizzera ed Austria si scambiano i ruoli, le lingue, le culture finanche le tradizioni. Un’enclave senza appartenenza, precristiana, rituale, legata visceralmente alla natura, alle montagne e alla loro immagine. Quel che c’è di proditorio, è scacciato in un’ideale di bellezza che non può che sopraffare ogni volta che si aprono gli occhi e ogni volta che si chiudono gli occhi. Continue reading La Bruna, i suoi formaggi e la sua meraviglia… Alexander Agethle

La barba bianca delle capre… Battista Leidi

Ponte di Clanezzo. Almenno San Salvatore. Piccola casa in legno con annessa stalla. Cappello a punta e barba lunga. Dietro questa coltre fascinosa e antica, si nasconde Battista Leidi, la memoria storica del formaggio di capra.
La prima volta che ho percorso quelle scale, senza una storia che precedesse il mio incontro e senza un’idea di quello che mi aspettava, sono rimasto esterrefatto di come l’Italia potesse ancora regalare storie così preziose di artigianalità, passione, rapporto umano e grandissima capacità. Continue reading La barba bianca delle capre… Battista Leidi