Ficarra. Pochi kilometri dal mare direzione Nebrodi. Di quei paesi rimasti in calcinacci, Ficarra non ne porta i segni. La sua storia è rimasta nei ciottoli, nelle viuzze e nei balconi barocchi che si guardano da vicino sulla strada principale. Ha un alto, un basso e una vista che investe olivi e noccioleti. Le piazze sono nascoste in fondo alle scalinate e l’asfalto lascia sovente spazio alle pietre. Pare che gli artisti ne abbiano fatto un luogo di rottura. Così. I locali dall’occhio bieco, nell’abitudine all’eccesso, hanno iniziato a sussumere la stravaganza sotto la categoria della normalità. Poche chiacchiere, pochi abiti scuri su sedie di paglia, poche “taliate” dall’effetto mummificatorio. Un fascino antico avvolge il paese. E qui, su questi monti, dove il verde è il più verde della Sicilia, nulla è dato per scontato. La natura è estremizzata senza logica. Ci sono catapecchie-agri-macellerie-ante-rivoluzione-gourmet, dove gli agnelli, di derivazione ignota, sono “carne di crasto” già accatastata a kili dopo tipici e inesorabili antipasti “caciocavallo congelato-olive piccanti, finocchietto-in-pasta-di-salame e pane-digestione-nel fine-settimana” e poi ci sono meraviglie da girato l’angolo, zone di relax da amaca tra gli astragali, da viste sconfinate e oblique dall’Etna all’Eolie, ci sono apicoltori e venditori di granite, agriturismi in fondo a strade dissestate e mondo civile estinto su volti color ottone antico, arsi da camicie, bastone e sole sempre uguali a loro stessi. Continue reading L’aristocrazia dell’olio… Vittoria Piccolo
Categoria: Frantoio e acetaia
Formaggio + olio: Umbria Instant Classic… Danilo e Francesco Basili
Orvieto. Una delle tante frazioni di un territorio che non so, francamente, se abbia una fine. Scendo e salgo. Vedo il Duomo in lontananza ad ogni curva a sinistra. M’immetto per una strada in mezzo ai rovi. Molto fosca. Che poi s’apre. Mi ritrovo per una strada in mezzo alle more. La tentazione è quella di fermarsi. Che chiaramente viene assecondata. Lo sterrato è quel che è. Per i fondi bassi un tormento. All’improvviso s’aprono campi sulla sinistra e spunta in lontananza una tenuta in pietra. Realmente distante e lontana dalla moda dell’agriturismo e da un’accoglienza quantomeno smaccata. Ancorchè si potrebbe migliorare e molto… Continue reading Formaggio + olio: Umbria Instant Classic… Danilo e Francesco Basili
Una luce in mezzo all’olio… Alessandro Montalbano
Castelvetrano. Un pomeriggio di agosto. La mia guida (che troveremo come protagonista altrove…) mi conduce al Frantoio di Campagna, non prima di un tour, fin troppo realistico, tra il cemento e l’abbandono di quest’angolo di Sicilia. Il paese appare come traccia di una bellezza antica, coi suoi lasciti normanni e spagnoli. Un arco. Il palazzo dei Pignatelli, qualche concittadino illustre, come Giovanni Gentile, infiltrazioni mafiose da film anni ’70, troppe brutture, cementificazioni edilizie e una popolazione che, lentamente, si sta assottigliando. Continue reading Una luce in mezzo all’olio… Alessandro Montalbano
Un artigiano, ma non del tutto… Gianfranco Comincioli
Puegnago del Garda. Tenuta Comincioli.
Ci accoglie Gianfranco. Viso da Gerard Depardieu, fare spiccio, un po’ da venditore, un po’ da amministratore della cosa pubblica. Sembra abbia fretta. Ma alla fine ci dedica quasi tre ore. Persona decisa. Nessun cedimento, né al freddo né alla commozione (tranne quando racconta fasi del suo passato che gli fanno pronunciare la parola emozione). Passo rapidissimo e parlata, se possibile, di più. Comunicare con lui è abbastanza complesso. Provo ad ascoltare.
La passione dell’olio è qualcosa a cui è arrivato per gradi. Continue reading Un artigiano, ma non del tutto… Gianfranco Comincioli
A metà strada… Josko Sirk
Cormons. Frazione Subida. Impero di Josko Sirk. Di famiglia slovena trasferitasi in Italia. Due ristoranti (uno più dedito a piatti semplici della tradizione, accompagnati da molto legno e molto fascino, l’altro dedicato all’alta cucina), un’acetaia, una zona dedicata a piccoli appartamenti di pregio e una fama arrivata ovunque. Continue reading A metà strada… Josko Sirk
Mele, genuinità e genialità… Karl Luggin
Lasa. Piena Val Venosta. Sentori di Tibet e di miniere. Nel nome e nel naso. Quello che rimane, al di là di una strada che porta verso le meraviglie, è un rinomato ensemble di marmo e albicocche. Quello che la rende appetibile da turismo e avidità. I cittadini si nascondono, il freddo li punge appena, i meleti, senza soluzione di continuità, appaiono e scompaiono al di qua e al di là della ferrovia. Continue reading Mele, genuinità e genialità… Karl Luggin
Ad ogni stanza il suo prodotto… Mauro Poli
Borgo Santa Massenza. Comune di Vezzano. Valle dei Laghi. Provincia di Trento. In quei luoghi del Trentino poco conosciuto e ancora meno turistico. Centocinquanta abitanti “di sera” come enfatizza Mauro. Il resto è una centrale elettrica post bellica, una rocca protettiva alle spalle e una coltre di verde. Le declinazioni sono quelle della vite e, sorprendentemente, dell’ulivo. In mezzo tra il 46° e il 47° parallelo, si parla di un olio estremo, probabilmente il più a nord d’Italia, se non d’Europa. Continue reading Ad ogni stanza il suo prodotto… Mauro Poli