San Floro. A pochi kilometri da Catanzaro. Superati abbandoni, capannoni e Polifunzionali dove riposare nel silenzio, questi luoghi vanno avanti e indietro, salgono, non definiscono, aprono opportunità e coltivazioni, sono lontani dall’interesse di chiunque, un mare unico messo in imbarazzo da architetture stile Rimini fuori tempo massimo, con quel senso che toglie l’angoscia, perchè tanto tutto alla fine troverà il suo spazio fuori tempo massimo. Questa Calabria è terra di famiglie, di nonne, di contadini, di salumi fatti in casa, di casalingo sinonimo di fatto meglio, di disinteresse attivo e passivo. Perché senza richieste, sono terminate le fantasie. Ed era così. Fino a quando un giovane del territorio, che dal territorio non se n’è mai voluto andare, ha cominciato ad insinuare il dubbio nelle menti incomprese e in quelle inadeguate al ruolo. Continue reading Mulinum: quando la follia cerealicola incontra la determinazione… Stefano Caccavari
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Eppure le radici sono un nuovo gusto, oltre l’umami… Romano Liquirizia
Cantinella. Corigliano Calabro. Il territorio è il medesimo, la strada è una parallela, i terreni sono gli stessi. Eppure le radici sminuzzate diventano un nuovo gusto. La presentazione è tra il serio e l’assurdo, la professionalità diventa a tratti una propaganda di prodotti lontani dall’origine, il lavoro si fa ancora in forni e laboratori. Eppure le radici sminuzzate sorprendono, confondono e rimettono in moto un sapore e un problema. La famiglia Romano, da sfrondare comunicativamente, ha riecheggiato al mio palato la necessità di comprendere ancora, di andare oltre, di non fermarsi, di conoscere una parte di Calabria che è fatta di gusti estremi (liquirizia e bergamotto), di vene amare e acide, di punti sconnessi in un mondo in cui tutti seguono l’ortodossia. Continue reading Eppure le radici sono un nuovo gusto, oltre l’umami… Romano Liquirizia
Liquirizia calabrese: la leggenda di Amarelli al cospetto del contemporaneo… Pina e Fortunato Amarelli
Rossano. Piana di Sibari. Qui, storia, mare, boschi, coltivazioni e tempi morti si assomigliano tutti, si affastellano e si espongono. L’espansione urbanistica ha tenuto conto della maniera e le brutture sono sostanzialmente tenute a bada. Qui c’è un angolo di Calabria in cui gli stili si sovrappongono, il mare è realistico e a perdita d’occhio si sviluppano le semplicità degli ulivi e degli agrumeti, quelli che danno da vivere e che cadono a terra, quelli che rendono questi luoghi dei manifesti di possibilità e di biodiversità non colta fino in fondo. Rossano, la sua sorella Corigliano, e questo lato di litorale, senza influssi turistici perbenisti, sono il luogo migliore dove far crescere, raccogliere e trasformare la liquirizia, erbacea perenne, infestante per secoli, selvatica nel decennio del gusto comunicativo, dal sapore assoluto e senza vie di mezzo. Continue reading Liquirizia calabrese: la leggenda di Amarelli al cospetto del contemporaneo… Pina e Fortunato Amarelli