Se una semplice mela diventa un racconto… Amedeo Moretti

Tresivio. c/o Mercato di Sesto San Giovanni.
Arrivo ad Amedeo Moretti grazie a Piero Roccatagliata. Le mele della Valtellina, così blasonate, sono un deserto di consorzi, antibatterici, prodotti chimici e certificazioni fasulle. Poi c’è Amedeo. Un folletto con la camicia allacciata fino all’ultimo bottone che dispensa serenità, senza nessuna concessione. La facilità non è del suo mondo…
Alcune varietà di frutti e bacche mitologiche (che non ho la fortuna né di vedere né di assaggiare), l’uva per la vinificazione, le patate e i kiwi. Continue reading Se una semplice mela diventa un racconto… Amedeo Moretti

Speriamo che risplenda il sole su quei salami… Alberto Lazzari

Ostiano. Oltre l’Oglio. In quella che una volta era la provincia di Brescia. In quella che ancora oggi è un lembo di terra dove l’accento bresciano ha un’ascendenza molto più netta di quello cremonese. A venti-trenta kilometri da tutto e a venti trenta kilometri da nulla. Campagna, nel più classico dei filoni “olmiani”, con la nebbia a mettere la coperta su qualsiasi pensiero non puro… e sull’impudico ragazzo che ha scoperto che l’unica maniera per passare in tempo in quelle lande, che assomigliano al deserto se non assomigliassero a se stesse, è quella di di prendere le curve in derapata con l’ultima marmitta Leovinci montata al posto dei sogni… Continue reading Speriamo che risplenda il sole su quei salami… Alberto Lazzari

La scelta che segue la tradizione… Germano Eggiolini

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Alpeggi sopra Magasa. Frazione di Denai. Stalla e abitazione di Germano Eggiolini.
Una delle estreme propaggini della provincia di Brescia. Così ardua da raggiungere da sembrare sperduta e faticosa anche nel ricordo e nella scrittura.
L’associazione subitanea è quella con un posto lontano. La mia memoria richiama al presente un vecchio libro di domande. Si chiedeva quale fosse il luogo abitato più remoto al mondo. La risposta era Tristan da Cunha, un gruppo di isole nell’Oceano Atlantico meridionale distante oltre duemila kilometri dal luogo abitato più vicino. Continue reading La scelta che segue la tradizione… Germano Eggiolini

Una giornata potrebbe non bastare… Carlo Casati

Sartirana. Piccola frazione di Merate. A metà strada tra la Brianza operosa, quella che ha un nome sulle carte topografiche e la Brianza senza tempo, quella che conoscono i brianzoli che, probabilmente per carattere, possibilmente per riserbo, hanno tenuto nascosta alla conoscenza massiva. Una Brianza dove diradano le abitazioni…
A Sartirana, piccola frazione di Merate, dietro una curva, all’interno di un piccolo market degli anni ’70-80-90, opera, in maniera fulgida, Carlo Casati l’artigiano, un uomo con un retrogusto di passato.  Continue reading Una giornata potrebbe non bastare… Carlo Casati

La bontà si nasconde almeno quanto la bellezza… Giancarlo e Emanuele Comi

Missaglia. Grazioso borgo della Brianza lecchese, scenograficamente acciottolato e preposto, all’inizio di disinvolte colline, boschi, fiumi e un silenzio irreale a mezz’ora da Milano.
Girata una curva, la mia macchina si trova a passare, per caso, davanti ad una pasticceria. Conosciuta. Mi riporta a Re Panettone, ma mi confonde. Pensavo a due sorelle sull’anziano andante, poi vedo due basette, a metà strada tra il Joe Cocker di Woodstock (con With a little help of my friends in sottofondo) e un personaggio da sit com americana. Gli stringo la mano. Ci riconosciamo. Gli ricordo il nostro trait d’union, il solito Achille Zoia. Eccoci. Continue reading La bontà si nasconde almeno quanto la bellezza… Giancarlo e Emanuele Comi

Contro il luogo comune: il cavallo e il sorriso. Giorgio e Vittorio Pellegrini

Milano. Quasi in centro. Via pedonale, fu passaggio di tram, carovane puntanti ad est e urbanizzazione, ora è teatro di passeggiate domenicali, eventi macello-mondani e silente oasi dietro un traffico perenne. Lì, tra rosso e oro, spunta una piccola bottega fuori dagli schemi. Non dei colori, non degli addobbi e nemmeno dei prodotti di corredo. Nell’insegna “Macelleria Equina”, si prova a connotare un posto per certi versi sorprendente. Continue reading Contro il luogo comune: il cavallo e il sorriso. Giorgio e Vittorio Pellegrini

Il casera e gli occhi aperti della Valtellina. Enrico Fattor

Bormio. Valtellina. Terme e sci.
Il resto è un disastro. L’alta valle gastronomicamente è inquietante. Zeppa di ombre triviali che richiamano il turista con modi antitetici e bellezze senza fiato.
Poi ci sono delle piccole nicchie, luoghi nascosti sotto la neve e sotto la più banale delle insegne. Niente fuori dal comune. Tutto già tracciato. Ma posti che quantomeno rilassano.
Max Tusetti, per esempio, è un bravo chef ma rimane inter-detto tra i produttori, i favori, le tradizioni e le abitudini. Né eclatante, né appariscente ma genuino e straordinariamente (al di là di un ordinario di musi ombrosi e lunghi, interiorizzati in un’atmosfera algida e raggelata) gentile. Si prende la briga di fissarmi due appuntamenti. Continue reading Il casera e gli occhi aperti della Valtellina. Enrico Fattor

Se una sera di fine inverno, un macellaio… Giovanni Bonacina

Bergamo. Si stanno accendendo le luci. Le vie sono appannate dalla fine del crepuscolo. Potrebbe piovere o potrebbe continuare il sereno. Quella tautologia che risponde al nome di meteo, non dà speranze all’improvvisazioni. Si alzano i baveri dei blazer e degli impermeabili, la temperatura si abbassa, le pozzanghere riflettono i lampioni, le speranze, gli aperitivi e le gambe sporgenti oltre le minigonne. Tra le ombre, si annidano le paura e la voglia di non parlare, di una città che è molto oltre il cambiamento. Continue reading Se una sera di fine inverno, un macellaio… Giovanni Bonacina