Tra Valtellina e Sicilia… Gaetano Coglitore

Sondrio. Morte cerebrale di un sabato di novembre all’ora di pranzo. Gente sconclusionata e qualche mendicante corredano un contesto fatto di persiane semichiuse, centri storici abbozzati e un fiume roccioso che cade su tetti e uggie di provincia indefinibile. Troppo lontana, troppo piccola. Espansione disorganizzata e compromessa da costruzioni casuali e popolari che scalfiscono l’antropologia naturale di di un fondo valle, chiamato Valtellina, buio e e disgregato come le poche parole dello scambio quotidiano. Continue reading Tra Valtellina e Sicilia… Gaetano Coglitore

La barba bianca delle capre… Battista Leidi

Ponte di Clanezzo. Almenno San Salvatore. Piccola casa in legno con annessa stalla. Cappello a punta e barba lunga. Dietro questa coltre fascinosa e antica, si nasconde Battista Leidi, la memoria storica del formaggio di capra.
La prima volta che ho percorso quelle scale, senza una storia che precedesse il mio incontro e senza un’idea di quello che mi aspettava, sono rimasto esterrefatto di come l’Italia potesse ancora regalare storie così preziose di artigianalità, passione, rapporto umano e grandissima capacità. Continue reading La barba bianca delle capre… Battista Leidi

Il futuro panificatore di una volta. Davide Longoni

Milano. Due persone: Tatiana e Davide.
La prima si occupa della vendita, del rapporto con il cliente, di dare fiducia e sicurezza ad un mondo fatto di abitudine, signore anziane, pellicce e convenzioni sociali. Entusiasmo, interesse sincero verso i prodotti (e verso quel pane che nasce da una mano e da un’idea…), verso quei mondi che non ammette di non poter conquistare. Indefessa nella sfida ad un mondo artigianale che racconta di barbe infarinate e calli nelle mani. Continue reading Il futuro panificatore di una volta. Davide Longoni

Il Macellaio delle nebbie. Franco Cazzamali

Decidere di rimanere a Romanengo, piccolo e agricolo borgo alle porte di Crema, in una macelleria dietro una minuscola strada, senza indicazioni e difficile da raggiungere, ha un qualcosa a metà strada tra quello che mi dice la moglie di Franco, “non abbiamo mai voluto abbandonare le persone che ci hanno permesso di diventare quello che siamo”, e la difficoltà profonda nell’abbandonare quei luoghi, annebbiati, ammantati di noia e inquietudine giovanile, che hanno il fascino dell’operosità, del lavoro e del silenzio; che, una delle solite mattine, indicano il solito maglione piuttosto che una persiana aperta su un orizzonte privo di suggestioni. Continue reading Il Macellaio delle nebbie. Franco Cazzamali

Un artigiano che appare e scompare… Marco Colzani

Carate Brianza. In un fazzoletto di terra, che lambisce la Brianza operosa, quella dei viaggi di lavoro, dei mobilifici, dei Suv guidati da pantaloni bianchi e Hogan dorate, quella delle industrie e quella della crisi, quella che lascia spazio alle colline, agli allevamenti di pecore brianzole, alla coltivazione della vite, alle case dei ricchi milanesi (stanchi del clima putrido e fintamente snob), finanche agli approdi del Lago di Como. Lo stesso fazzoletto di terra che cancella e fa dimenticare, quello che ha rubato i soldi degli investimenti, senza dare indietro nulla, sotto forma di bellezza e di turismo. Continue reading Un artigiano che appare e scompare… Marco Colzani

La razionalità al servizio della creatività… o il contrario? Giovanni Pina

Trescore Balneario. Un paesino sulla strada, che mi riporta il volto di mia madre. A metà tra Bergamo e Lovere, in uno di quei posti di passaggio tra la virtù e il vizio con annesso ritorno. Le persone scendono, salgono e molto spesso si fermano… e sono costrette a rimanere. All’interno di quattro mura, un bancone dei dolci, uno del bar e una decina di tavolini. Una volta dentro, non possono fare a meno di non cercare il motivo che dovrebbe spingerli lontano da lì. Continue reading La razionalità al servizio della creatività… o il contrario? Giovanni Pina

Il pizzaiolo uscito da un album dei Wilco… Marco Locatelli

Vimercate. Il centro è anche carino. Un ponte, una porta, delle mura, qualche palazzo, ciottolati dove passeggiare e un clima prettamente invernale. Al di fuori, tangenziale, il miracolo delle Torri Bianche e le solite costruzioni da hinterland raffreddano gli animi di chi legge “Vimercate” sulle cartine, sul web o nelle cronache. Qui la Brianza lecchese è ad un passo, con le sue colline e i suoi sentori di lago. Ma niente di tutto questo attira la mia curiosità. Continue reading Il pizzaiolo uscito da un album dei Wilco… Marco Locatelli

Il concetto che precede l’artigiano. Iginio Massari

(un omaggio al pensiero, all’uomo, alla filosofia… il produttore senza il prodotto)

Brescia. Pasticceria Veneto. Torno, non troppo convinto, nella speranza, questa volta, di trovare il Maestro dei Maestri, Iginio Massari. La suggestione della prima volta ha lasciato spazio alla concretezza di un posto formale ed engagè.

Arrivano insieme, la moglie e lui, “Il divino” (appellativo, tra l’ironico e il deferente, usato da allievi e fedeli, per mantenere quel giusto rapporto con l’idolo, senza castrarsi eccessivamente e, nello stesso tempo, senza prendersi troppo sul serio).

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