Com’era e come dovrebbe essere… Luciano Pigorini

Viustino. Frazione di San Giorgio Piacentino. Casa patronale immersa nella campagna emiliana che rilascia echi dei primi film di Pupi Avati e di grandi tavolate imbandite per il pranzo domenicale.
Polli, fagiani, oche ed anatre ruspano nella propria libertà vigilata e si nutrono “senza stress e con alimenti naturali”.
Ci accoglie Nadia, scusandosi della mancanza di Luciano, via per motivi famigliari. Continue reading Com’era e come dovrebbe essere… Luciano Pigorini

Un assaggio di terra… Aldo Brianti

Santa Lucia di Medesano. Colline parmensi.
Un tramonto nascosto da nuvole grigio fumo riporta sfumature da Tintoretto e da fine del mondo. Strade molto strette. Ad ogni curva un precipizio. Quello che rimane, alla fine, è solo il verde.
Società agricola San Paolo. Isolata come se quello fosse il suo destino. Silenzio, recupero e buio… Oltre la missione non ci può che essere la vocazione. Continue reading Un assaggio di terra… Aldo Brianti

La gestione della bontà e della bellezza… Maria Novella Uzielli

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Tenuta di Paganico. Mille cinquecento ettari lontani dalla conoscenza. Lo spazio non diventa mai uniforme, si apre sugli allevamenti e sui vigneti, si chiude sui boschi dove caprioli, cinghiali e cacciatori di frodo hanno messo la propria dimora e si riapre sulla sobrietà delle costruzioni, mai scortesi e mai pretenziose.
Il luogo è diffidente, il viso del concittadino guarda la macchina, cercando di capire la direzione. Il territorio è immenso. Continue reading La gestione della bontà e della bellezza… Maria Novella Uzielli

“Noi mangiamo le nostre nonne…”. Andrea Guarneri

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Rovato. Non ancora Franciacorta e non più bassa bresciana. Un posto a metà strada. Di frontiera tra il lavoro e la bellezza. Che segna l’abbandono di qualcosa che ha il volto fiero ma aspetta quello sognante. E’ un posto di passaggio. I turisti si fermano a prendere le sigarette. I ragazzi vengono a prendere le discoteche. I gourmet arrivano per un motivo, a metà tra la leggenda e la fama: il manzo all’olio. Continue reading “Noi mangiamo le nostre nonne…”. Andrea Guarneri

Lo Stradivari prende vita. Aldo ed Enrico Del Curto

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Chiavenna. Macelleria Del Curto.
Mi accoglie Aldo, il responsabile delle pubbliche relazioni, come lo definisce suo nipote. Oltre sessant’anni e non sentirli. La circospezione è figlia di queste valli e si declina in domande sulle motivazioni che spingono ad interessarsi di qualcosa lascito di un passato e non di una scontata modernità. Continue reading Lo Stradivari prende vita. Aldo ed Enrico Del Curto

La lunga strada di un’eredità… Bruno Rebuffi (+ Mauro Brun)

rebuffi

Milano. Via Montepulciano. Macelleria Pregiate Carni Piemontesi. Quello che fu il posto di lavoro di un mito dell’artigianato milanese: Ercole Villa. Uno dei primi, in Italia, a guardare verso il Piemonte e a quelle bestie così bianche e così tenere che, come dice Bruno “si mangiano dal muso alle zampe”.
Bruno Rebuffi e Mauro Brun sono gli eredi, con sangue poco nobile, di un grande Maestro che, prescindendo da parentele e discendenze, ha fatto una scelta, cedendo loro tutto quello che poteva cedere: conoscenze, fornitori, dipendenti e finanche il negozio. Continue reading La lunga strada di un’eredità… Bruno Rebuffi (+ Mauro Brun)

La memoria di un macellaio… Aldo Zivieri

Monzuno. Appennino Bolognese. Dicembre. Macelleria Zivieri.
Mi accolgono Aldo e suo padre Graziano. Tra di loro si respira un clima familiare come da nessun’altra parte. Mi prende Graziano e inizia a raccontare.
Faccia segnata dal tempo, dal destino e da anni di sveglie mattutine in mezzo ai suoi coltelli, ai suoi attrezzi e alle sue carni. Il ricordo di Massimo (suo figlio scomparso da meno di tre anni e vero rivoluzionario del mestiere…) è sempre presente. Continue reading La memoria di un macellaio… Aldo Zivieri

Quando le mogli comunicano il genio. Sebastiano Agostino Ninone

Mirto. Piccolo comune del Parco dei Nebrodi. Agosto. Macelleria Agostino. L’antitesi della macelleria tipica di questa parte di Sicilia. Amore per il bello. Maioliche. Una “tipica” affettatrice Berkel. Pulizia. Mi viene incontro Sebastiano, il titolare. Schivo. Laconico. Poche parole. Con una vocina esile non riesce a spiegarmi quello che dicono i suoi occhi. Grandezza. Mi passa letteralmente alla moglie. Ricominciando a tagliare costolette di maiale, è come se tirasse un sospiro di sollievo. Continue reading Quando le mogli comunicano il genio. Sebastiano Agostino Ninone