Cavigliano. Valle Osernone. Canton Ticino. Svizzera. Si supera Verbania, si prende la costa dei limoni fino al confine, si arriva nella desolazione delle rotonde e delle pompe di benzina e poi si sceglie per la rilassatezza di luoghi solcati da bagni impavidi, all’interno di una predisposizione turistica che ha scoperto questo tempo come il migliore per la propaganda. Qui la costruzione è spesso un carattere discreto di bianco e vetro, nonostante il luogo, la decadenza e il paesaggio. La tendenza ticinese prescinde dallo sfondo, è un impulso poco coeso a lasciar da parte il confine. Così al culmine di una sintesi, a cavallo tra i binari di una piccola stazione di paese, c’è il ristorante di Agnese Broggini, classicismo elvetico dove il tempo delle pieghe non ha ancora messo radici. Vista, formalismo e grande devozione. Lei è oltre il piatto, ostessa raffinata, retaggio di un’epoca di spettri e macigni. Supero Intragna (e il pranzo) e mi dirigo alla meta. Casa di Ilario Garbani, un eclettico gentile, che nella sapienza continua a mantenere le mani. Continue reading Farina Bona: musicista, docente, mugnaio al profumo di pop corn … Ilario Garbani