Agriturismo Serec: un’accoglienza al di là di tutto… Francesca Corona

serec

Tra Angolo Terme e il Lago Moro, in quella Val di Scalve bresciana che non lascia più nulla all’immaginazione. Tranquillità, vacche al pascolo, periodiche campane e un luogo dove lasciarsi andare all’ecologismo spinto, in uno di quei laghi pedemontani che per un attimo fanno dimenticare l’ossessione possessiva della Val Camonica che ha un presente sempre più lontano dall’ortodossia. In questi luoghi è bello trascorrere una giornata, provare a non vedere e lasciarsi sdilinquire dai passaggi della natura che permetterebbe tutto se solo ci fosse accortezza. Il problema sul lungo periodo è la quantità di poesia da trasformare in vendita. E lì si rimane sempre troppi o troppo pochi. Dipende da che lato si guardano gli alberi. Perché per avere dell’autorevolezza, è necessaria un po’ di programmazione e quel minimo di disagio culturale che ti fa venir voglia di mettere la testa fuori e provarci. Queste valli hanno fagocitato le proprie produzioni, lasciando per strada qualche eretico e qualche agriturista innamorato delle proprie possibilità.

Francesca Corona è una di questi. Insieme alla sua famiglia ha investito sulla possibilità di ridare indietro del tempo a chi ha voglia di togliersi i pregiudizi verso una valle produttiva. Perché la mezzacosta tra produzione e scelta è il confine del grande agriturismo, di quello che in queste valli è nato ad inizio anni ’80 per merito di straordinari artigiani che han dato lustro in cambio di nulla e soprattutto non in cambio di una contemporaneità proditoria.

L’Agriturismo Serec è un posto quieto, senza la pretesa del fine settimana, senza quella vendita compromessa che porta fuori molto oltre l’offerta e senza la necessità di un’autarchia poco sincera. È un luogo rilassante, con un crepuscolo messo a tema da una disillusione e da un sistema semplice: cibo, raccolta, bambini, svago e notte. Senza cedimenti. Una base per la Valcamonica assolutamente cordiale. E così Francesca ha potuto dare spazio ad un’idea estetica non legata necessariamente ad un’etica d’imposizioni sedicenti.

Frutti di bosco, more di gelso, fichi e un piccolo orto per una produzione di confetture ortodossa e a breve conservazione. Sono lavorazioni territoriali e semplici senza la necessità di un colore e di un profumo che prolunghi la propria vita per troppo tempo. Niente pectina, poco limone, frutta matura ma non stracotta, pentola e un buon controllo. I gelsi rimangono interi, i lamponi hanno un profumo straordinario. Sono sapori estemporanei, assolutamente contestuali ad un pasto. Uno studio quotidiano di quello che si può raccogliere. Casalingo ma meglio del casalingo perché senza infingimenti e senza retaggi. Almeno a parole. Perché Francesca ha una dote. Non dà mai per scontato l’ospite. La comunicazione è sempre un percorso modulare che parte dall’ascolto e da un po’ di rivalsa verso il dogmatismo artigiano. Un po’ dentro e un po’ fuori. Così come suo marito. Ma non si può dire oltre…

… qui siamo in zona censura… società anonime proibizioniste… una strepitosa e rarissima produzione di un nonsoché di rame e profumi intatti… veramente fuori da qualunque logica e da qualunque descrizione…

Serec è un passaggio di stagionalità che cambia ad ogni visita. Puoi trovare un salame, con maiali allevati a castagne da un allevatore di fiducia e lavorato da Diego Otelli, assolutamente anti-convenzionale, profondo e pieno, oppure un capocollo da affinare con più accortezza, una giardiniera al pomodoro o un formaggio troppo fermentato. Oli e vini di produttori amici e di produttori straordinari. Perché Francesca crede ancora ad un’accoglienza che altri hanno subito sotto forma di imposizione e hanno rilasciato in frasi troppo stanche e poco valligiane. Qui, al di là del pregiudizio e della capacità di trasformare una materia prima, una nuova artigiana è al servizio dell’ospitalità e del tempo che sarà. Prendendo abbagli o restaurando un discorso interrotto… A volte… senza bisogno del sempre la stessa cosa o di una cultura delle mani… qui si fan le cose per bene e quelle che non si fanno si comprano… da lì bisogna uscire puliti… le mezze parole si devono far tornare nella tana… l’onestà ha un solo tempo… e gli agriturismi han bisogno anche dei secondi e dei terzi… la rarefazione non è per tutti…

 

AGRITURISMO SEREC

LOCALITA’ SEREC

ANGOLO TERME (BS)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *