Alta Langa. Lequio Berria. Azienda agricola Papa dei Boschi.
Qui lavora Josè Noè, una di quelle persone che non esistono più. La raffinatezza dei modi di fare, la bellezza del posto che ha mutuato nel suo modo di porsi nei confronti delle persone, quella capacità umile di non riconoscersi mai nella grandezza, ma di rimanere sempre un gradino più in basso, per rimirare qualcosa che la terra gli ha dato nelle vesti di un dono, e lui ha saputo portare fuori, valorizzare, ma soprattutto, rispettare nelle sue esigenze di artigianalità e di cura.
Nocciola gentile trilobata delle Langhe IGP. Questa la nomenclatura, di stampo sovietico, con cui viene identificata quest’incredibile differenza rispetto a tutto quello che, nella desinenza, continua a portare lo stesso nome.
Quello che non si coglie nel nome, è l’altrettanta enorme differenza che mantiene, perdura e definisce rispetto alle sue colleghe di Cortemilia e di Cravanzana.
Vivono in un altro mondo e in altre mani, rispecchiano l’infinito rispetto di un “padrone” che non si è mai lasciato piegare alle logiche della vendita o del profitto, mantenendo intatto il gusto e la sapidità di un prodotto unico tra gli unici.
Cru.
Probabilmente il segreto di Pulcinella, quello che fa sognare i fanatici del vino, dell’olio e del cioccolato, quello che non stimola a sufficienza i maestri cioccolatieri a causa del suo essere sufficiente a se stesso e quello che ha un nome francese di derivazione dubbia, con uno strato di non sense ma che stimola il palato, i sogni e le possibilità di tirarsi fuori dalla massa, attraverso un’unica e determinante parola.
Non esiste un melange tra diverse coltivazioni, tra piante con differente esposizione alla luce del sole e con radici piantate in terreni con umidità difforme.
Ecco. Ci sono delle piante (che assomigliano vagamente ad una copertina di un album dei Kraftwerk), c’è un coricoltore e c’è un clima perfetto.
Ecco tutto. C’è una passione infinita, una cura che custodisce e rivela l’essere della nocciola, un uomo che lascia essiccare naturalmente, e in monostrato, ogni frutto sotto il sole settembrino.
Poi c’è la tostatura, la pasta di nocciola e i suoi rapporti col mondo. Ma le alchimie e le capacità umane non riescono a sopperire alla mancanza di rispetto. Quello verso la terra, verso il dono in quanto dono e verso la possibilità di farsi da parte.
José è la devozione verso qualcosa che non ha bisogno di lui ma che ha bisogno di attesa, di tempi lunghi, di giornate assolate e contemplate, di ricordi d’infanzia, di passeggiate con mani sfioranti le foglie e la ruvida viscosità della campana verde che racchiude il frutto.
Questo non si insegna. Si guarda. Si apprende. Si produce.
– Pasta di nocciole: di varie tostature, per varie filosofie. Colore beige con aroma legnoso e assente.
– Farina di nocciole: base perfetta per la tipica torta delle Langhe e divertissement culinario come condimento di una pasta all’uovo con una caprino a cagliata acida.
– Nocciola tostata: incredibile, passionale, unica, assuefacente, straordinaria accompagnata ad un Barolo, terrosa, legnosa, croccante e friabile, antica, di un sapore totalmente differente rispetto alle sue cugine e alle sue sorelle. Un’artista in un’aula di professori.
José è rimasto affascinato dai modi dell’accoglienza, probabilmente imparati nel suo passato, e li ha portati fuori e attualizzati. Invita all’assaggio, alla chiacchiera, alla conoscenza. Una volta mi ha detto (la moglie ndr…) di raggiungerlo in un ristorante, dove era a pranzo con amici, solo perché ero in zona e solo per raccontarsi due storie. Non mi ha mai detto di aspettare.
Provare per credere. La sua filosofia è spicciola ma devastante. E così è stato con me e con quelle persone che hanno abbandonato la strada vecchia per mettersi con lui su quella nuova.
Ancorchè, alla frase “Grazie. Veramente bravo”, mi sono sentito rispondere, con timido imbarazzo, occhi rivolti verso il basso e guance arrosate “Io sono solamente un contadino…”… ma mente, e come se mente…
AZIENDA AGRICOLA PAPA DEI BOSCHI
VIA PIANRAVERO, 13
LEQUIO BERRIA (CN)