Lasa. Piena Val Venosta. Sentori di Tibet e di miniere. Nel nome e nel naso. Quello che rimane, al di là di una strada che porta verso le meraviglie, è un rinomato ensemble di marmo e albicocche. Quello che la rende appetibile da turismo e avidità. I cittadini si nascondono, il freddo li punge appena, i meleti, senza soluzione di continuità, appaiono e scompaiono al di qua e al di là della ferrovia. Continue reading Mele, genuinità e genialità… Karl Luggin
Mese: febbraio 2013
Ad ogni stanza il suo prodotto… Mauro Poli
Borgo Santa Massenza. Comune di Vezzano. Valle dei Laghi. Provincia di Trento. In quei luoghi del Trentino poco conosciuto e ancora meno turistico. Centocinquanta abitanti “di sera” come enfatizza Mauro. Il resto è una centrale elettrica post bellica, una rocca protettiva alle spalle e una coltre di verde. Le declinazioni sono quelle della vite e, sorprendentemente, dell’ulivo. In mezzo tra il 46° e il 47° parallelo, si parla di un olio estremo, probabilmente il più a nord d’Italia, se non d’Europa. Continue reading Ad ogni stanza il suo prodotto… Mauro Poli
Un folletto tra gli smeraldi… Piergrazia Licandro
Bronte. Eccoci finalmente arrivati. Profezie, critiche e tappe turistiche non mi soddisfacevano più. L’oculocentrismo greco mi ha sopraffatto. Dopo lungo peregrinare tra prodotti, pistacchi sgusciati, pistacchi sotto vuoto, tostati, solo essiccati e paste di pistacchio, ho deciso di affidarmi. Arrivo a Piergrazia. Provo i suoi prodotti e rimango sbalordito. La voce non mi basta più, voglio associare un volto. Continue reading Un folletto tra gli smeraldi… Piergrazia Licandro
Le susine bianche e la sua poetessa… Marilù Monte
Monreale. Un nome evocativo, dispotico e contradditorio. Da una parte, la tradizione del pane – ormai in semi-marcescenza – e l’opulenza-maestosità del duomo, delle sue piazze e dei vicoli anteposti alla maniera del vassallaggio, dall’altra, gli acquapark accumula file, il lungo rettilineo inerziale e un poco apatico di Pioppo e l’immenso territorio che si sa da dove inizia ma non si sa che cosa nasconda e soprattutto chi nasconda. Continue reading Le susine bianche e la sua poetessa… Marilù Monte
Il gelato 2.0. Andrea Soban
Valenza. La città dell’oro e dell’indecifrabilità. Un posto di frontiera, da tramonto di un’epoca. Uscita da un festival post-moderno di Sam Peckinpah, in mezzo ad una rapina al rallentatore. A metà strada tra Piemonte e Lombardia, senza il fascino facile delle colline monferrine e senza la tristezza nebbiosa dei paesini della Lomellina. Tra quelle province, che dell’anonimato fanno il loro credo, di Pavia e di Alessandria. Continue reading Il gelato 2.0. Andrea Soban
Quella scelta che definisce nei confronti del mondo… Mauro Musso
Alba. Casa dei Tajarin. Quando ci salutiamo, il suo viso mostra serietà e rispetto. Non per me, ma per il lavoro che sta portando a termine. Abbiamo gavazzato allegramente per sette ore, ma probabilmente cogliamo il momento peggiore per andarcene. Quello della mancanza di tempo e, conseguentemente, della mancanza di attenzione. Continue reading Quella scelta che definisce nei confronti del mondo… Mauro Musso
La razionalità al servizio della creatività… o il contrario? Giovanni Pina
Trescore Balneario. Un paesino sulla strada, che mi riporta il volto di mia madre. A metà tra Bergamo e Lovere, in uno di quei posti di passaggio tra la virtù e il vizio con annesso ritorno. Le persone scendono, salgono e molto spesso si fermano… e sono costrette a rimanere. All’interno di quattro mura, un bancone dei dolci, uno del bar e una decina di tavolini. Una volta dentro, non possono fare a meno di non cercare il motivo che dovrebbe spingerli lontano da lì. Continue reading La razionalità al servizio della creatività… o il contrario? Giovanni Pina
Freud e il “miglior distillatore del mondo”… Vittorio Gianni Capovilla
Rosà. Cuore del Veneto. Sia per densità di aziende, mobilifici, traffico e strade dritte, sia per quella rara apertura alla natura che solo da queste parti dipingono così bene… Filari e frutteti mi danno la direzione che, chiaramente, visto l’eretico che sto cercando, non è segnalata da alcun cartello. Stradina di campagna. Peri, meli, terra arata e mura di cinta a fortificare i segreti. L’orizzonte e la foschia contribuiscono a creare un clima valpadano, quasi quanto la terra brinata della mattina, marrone pallida come a dissuadere l’ospite… Continue reading Freud e il “miglior distillatore del mondo”… Vittorio Gianni Capovilla