Abbiategrasso. Estrema propaggine di una pianura sensuale nel suo non senso. I paesi, qui, acquisiscono un comunque di lontananza dalla città. Inizia una pianura meno conforme e prima del riso, dove le cascine sono al limite della propria sopravvivenza, oggi come allora, vittima di una visione refrattaria della società. Un tempo subita oggi cercata. Così, il “quanto è bello tornare alla terra” diventa il mantra di una generazione che ha buttato migliaia di euro di istruzione urbana per accorgersi tardi che siamo in Italia. Così rispuntano vecchi oliveti di famiglia, cereali antichi e animali dispersi. Ma questa è una sconfitta della società borghese. E così, come da regola insita nei dettami della nobiltà manifesta, il ruolo del comando non può venir meno. Deve essere solo spostato. Questo il mio approccio… quello che trovo sono due agricoltori che fanno veramente gli agricoltori.
Tommaso Montorfano e Claudio Vaccari vengono da percorsi diversi, l’agricoltura non è mai stata un dovere morale. Poi si sono ritrovati con altri giovani, una cascina da rimettere a nuovo e dei cambi di proprietà che hanno portato fino al conservatorismo. E nonostante tutto, sono riusciti ad andare avanti, hanno cambiato qualche pelle, hanno inserito giovani vivaisti e raccoglitori e sono andati avanti con un’idea. Quella dell’orto biologico alle porte di Milano. Senza barbe finte e tetti idroponici. Ettari di terreno da arare, piantare, comunicare e vendere. Così sono arrivati i cuochi e la possibilità di concordare qualche coltura. Qui c’è di tutto, dalle zucche padane ai germogli à la page (i micro-ortaggi sono ancora lontani!), e quello che non c’è arriva da aziende biologiche moderatamente limitrofe che mantengono lo standard. C’è realtà, sguardi raffinati e fidati, errori e tempi lunghi, schiene abbronzate e serre salvifiche. È inutile addentrarsi su qualità, quantità, metodi, pacciamature, mais antichi, sovesci e giungle, le noie etiche hanno preso il posto della verità. Perché se poi si coltiva il suddetto mais antico in modo intensivo…
Un peperone rimane un peperone e non diventa una storia di soprusi o sintomatici viaggi esperenziali. Così si può creare un modello e tornare a fare agricoltura. In parole povere, anzi poverissime… i contadini…
CASCINA FRASCHINA
VIA CASSOLNUOVO
ABBIATEGRASSO (MI)