Erbusco. Nel cuore della Franciacorta. In mezzo ai vigneti delle bollicine.
Con qualche collina dove farli diradare e qualche stradina che nasconde, dietro ogni curva, un angolo al di là del tempo. Qui, senza una storia millenaria, senza bellezze artistiche da far gridare al miracolo, senza sconfinati orizzonti dove perdere i propri desideri, dagli anni ’70 si è iniziato a guardare alla Francia (non inganni il nome, derivazione dal latino curtes francae, che rappresentava le comunità di monaci benedettini, dediti all’istruzione del contadino e all’opera di bonifica, che venivano esentate dal pagamento dei dazi) e si è creata la più importante “regione” a vocazione spumantistica d’Italia. Continue reading Una dolcezza decisa… Giovanni Cavalleri
Categoria: Artigiani del gusto
Un pomeriggio, per caso, un gelato… Alberto Piscini
Nascosto nelle maglie della Franciacorta, nel mio solito cantuccio fuori dal tempo, mentre mangio un panino, con il broncio per i continui temporali estivi, mi rimbalza addosso una riminiscenza. Brescia, Philippe Leveillè, gelato alla crema. Invito. Ed eccoci in viaggio.
La gelateria è assolutamente dentro la moda. Carapine d’ordinanza, schermi al plasma che mostrano creatività, una commessa non particolarmente attratta dal dialogo e pochi clienti. La città, a dire il vero, è sul vuoto andante… Continue reading Un pomeriggio, per caso, un gelato… Alberto Piscini
Birre ma senza quel fumo di parole… Marcello Ceresa
Podenzano. Pochi kilometri fuori Piacenza. In quella provincia che non è ancora diventata vallata. Le villette benesser-borghesi stile anni ’80 si susseguono manco fossero delle Terraced Houses di Liverpool. Capannoni di ordinanza, dove l’industriale con il tortello nel panciotto può spalancare i rubinetti e parcheggiare il macchinone. Qui la nebbia è compagna, a volte strenua… ma la collina, che riluce in lontananza, segnala la meta per una possibile fuga. Le periferie delle medio-piccole città italiane debellano paure rilasciando ansia. Senza il fascino industriale di una rivoluzione reale. Continue reading Birre ma senza quel fumo di parole… Marcello Ceresa
La nobiltà dell’allevatore… Pietro Sampietro
Tonco, ancorchè il profumo della collina sia appena accennato. Cancello e, dietro, la mia personale meraviglia. Vecchia fornace con ciminiera in mattoni rossi, trasformata in abitazione privata. Casa padronale in mezzo, foresteria e, alle spalle, la fornace di mattoni trasformata in stalla. Di una signorilità inglese, manco ci fossero i cavalli. Porte in legno e fascino industriale.
Volontà di potenza, giardino con erba all’inglese, scaletta applicata alla salita dei fumi e sguardo rivolto verso l’alto. Assolutamente rapito in quello che è sempre stato il momento di un vagheggio passeggero. Continue reading La nobiltà dell’allevatore… Pietro Sampietro
Quella pasticceria che ti distrae dal mare… Santi Palazzolo
Cinisi. Piccolo borgo, tra il mare e la montagna, tra la città e l’aeroporto. Assurto agli onori delle cronache per nomi semplici, ormai entrati nella memoria comune e nella normale dialettica cittadino-mafia. Impastato e Badalamenti, ecco quello che giunge alle orecchie facoltose e pauperiste dei progressisti che non si conformano: quelli che giudicano e rimangono manichei inscalfibili. La protesta è sempre qualcosa che segue… ma nel mentre… o non si poteva o non si era ancora nati oppure si stava facendo una partita a biliardo. E così si analizzano le sconfitte. Le stesse della vacca Cinisara, appartenente al gruppo delle Podoliche, ma sostanzialmente scomparsa. Continue reading Quella pasticceria che ti distrae dal mare… Santi Palazzolo
Il chinotto e le sue diramazioni… Alessio Pamparino
Finalborgo. Vallate che scendono dai declivi liguri, formando letti di fiumi in secca indefinita. All’interno (che assomiglia vieppiù alle Gole del Todra in Marocco) crescono alberi, arbusti, erba e capanne dissennate. Ogni tanto qualche terrazzamento nasconde un agrumeto. Limoni, Kumquat, Arance Pernambucco, Tarocco e Navellina, ma soprattutto Chinotti. Non tanto per la quantità (non si misurano in ettari ma in numero di piante…), quanto per l’unicità. Pochi produttori, ancor meno trasformatori e molti (ma qui siamo alle solite…) predoni. Su tutti, il decantato (chiaramente migliore delle bevande messe in commerchio a nome Chinotto… ma questo è facile…) Chinotto Lurisia. Continue reading Il chinotto e le sue diramazioni… Alessio Pamparino
Toscanità e altri discorsi… Vincenzo e Lorenzo Chini
Gaiole. In quelle vallate che sono la storia del Chianti. Pievi, diocesi, Fiesole, Arezzo, provincia di Siena o di Firenze sono sovrastrutture burocratiche ad un’imposizione geografica. Recitavano i fuggitivi della Grande Illusione di Renoir, alla fine del film, di frontiera alla Svizzera: “Ma sei sicuro che sia la Svizzera laggiù di fronte?” – “Che discorsi… Più che sicuro!”- ” A me sembra tutto uguale, qui” – “Eh, che cosa vuoi… Le frontiere non si vedono mica. Sono un’invenzione dell’uomo: la natura se ne fotte!”. Continue reading Toscanità e altri discorsi… Vincenzo e Lorenzo Chini
Maestri e Allievi… Ezio Marinato
Cinto Caomaggiore. Cittadina salita agli onori delle cronache per nulla in particolare. Quasi dimenticata. Sul confine tra Veneto e Friuli, plasmata con pianura, mattoni e asfalto. Centro abitato nel mezzo di rotonde, strade statali e mete da raggiungere. Che sia il mare o che siano le città, Cinto Caomaggiore sta lì, placida, utile, forse un filo indolente. Eppure… eppure…
… in quella scuola, tra i discoli giovanotti dall’accento veneto e dalla presenza confortante, intensa e selvatica, sono cresciuti due compagni, uno con il futuro dentro il lievito, l’altro con il pulp delle celle traslitterato in quello televisivo: Ezio Marinato (il carisma di queste sfocate parole…) e Fabrizio Nonis (macellaio con il vezzo dell’apparizione e della televisione, affascinato dalla comunicazione e dai programmi di genere…) Continue reading Maestri e Allievi… Ezio Marinato