Viverone. Un lago armonioso, anfiteatro morenico e increspature, una natura che si stringe attorno ad una campagna che il turismo ha lasciato interrotta e il selvatico ha chiuso all’interno di stalle ben appartate, dove sostenere il bisogno proteico degli italiani bivaccati in ingrassi fuori controllo e in tempi compressi. Fuori, la natura, nel suo essere produttiva, mantiene l’estetica del riposo, quella che mette una curva dietro l’altra, che fa scartare l’architettura perché vittima di un pensiero inoperoso e indecoroso. Dietro questi spazi, la quotidianità non ha mai messo in dubbio se stessa, non ha mai cercato di vendersi al fine settimana e ha lasciato che le spiagge e l’acqua rimanessero sepolti invernali e tramonti primaverili. Quello che non conta sono le coesioni familiari, quelle unità che hanno combattuto per esserci e nella sopravvivenza hanno protratto la legge stessa che è morale e mantenimento. E così capita ancora che le storie precedenti si riattualizzino, portando fuori anche una forma di accoglienza che della vita contadina non ha mai fatto sfoggio.
La famiglia Tarello alleva vitelli sanati piemontesi, in quel desiderio che Giovanni ed Alberto Mosca sono riusciti ad intrecciare a quello della clientela gentilizia biellese, che al palato ha preferito un gusto con pochi eguali, accettando la possibilità che un agriturismo non fosse la solita tipica italiota scelta di retroguardia. Così, all’attività agricola, bovini, ingrasso di qualche suino per salumi ben fatti ma senza strepiti (eccezion fatta per una grande paletta) e viticoltura con cantina dove il legno è l’unico tempo concesso all’affinamento, si è sovrapposta la somministrazione.
Erbaluce e vitello sanato, il lago di Viverone rivive sotto l’espressione dei piatti di Franca, la moglie di Federico, che, insieme ai figli Luca e Fabio, porta avanti un agriturismo che costringe all’espressione della sincerità perché non c’è nulla di più nobile. Ravioli in brodo, carne cruda, vitello tonnato e roast beef, un po’ di contestualizzazione, qualche azzardo e la bontà di un prodotto che non ha bisogno di null’altro, nemmeno del palato. Qui non è questione di consistenze burrificate, qui è questione unicamente di sapore. Al limite dell’indicibile e infatti mi limito all’assenza di descrizione. I Tarello sono persone genuine con in mano un Aston Martin. Le chiacchiere e la contemporaneità dell’antico sono rimasugli con una coscienza spiccata…
AGRITURISMO IL CASALE VENERIA
CASALE VENARIA INFERIORE 55
VIVERONE (BI)