La gestione della bontà e della bellezza… Maria Novella Uzielli

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Tenuta di Paganico. Mille cinquecento ettari lontani dalla conoscenza. Lo spazio non diventa mai uniforme, si apre sugli allevamenti e sui vigneti, si chiude sui boschi dove caprioli, cinghiali e cacciatori di frodo hanno messo la propria dimora e si riapre sulla sobrietà delle costruzioni, mai scortesi e mai pretenziose.
Il luogo è diffidente, il viso del concittadino guarda la macchina, cercando di capire la direzione. Il territorio è immenso. Continue reading La gestione della bontà e della bellezza… Maria Novella Uzielli

“Noi mangiamo le nostre nonne…”. Andrea Guarneri

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Rovato. Non ancora Franciacorta e non più bassa bresciana. Un posto a metà strada. Di frontiera tra il lavoro e la bellezza. Che segna l’abbandono di qualcosa che ha il volto fiero ma aspetta quello sognante. E’ un posto di passaggio. I turisti si fermano a prendere le sigarette. I ragazzi vengono a prendere le discoteche. I gourmet arrivano per un motivo, a metà tra la leggenda e la fama: il manzo all’olio. Continue reading “Noi mangiamo le nostre nonne…”. Andrea Guarneri

Asiago: quello che resta sono due occhi cerulei… Antonio Rodeghiero

Asiago. Altopiano dei sette comuni. Una pianura immensa posta a mille metri d’altezza. Nessuna difesa dai venti e dai freddi. Qualcosa che la vista non può nemmeno immaginare. Uno spazio, un orizzonte di montagna dove vagare senza meta e fermarsi ma senza pace. Un paese che, nei pastelli e nelle forme, riporta l’Alto Adige e l’Austria. Il confine con il Trentino dietro l’angolo e un caleidoscopio di colori, autunno, abeti e curve, introducono lo spettatore e il fuggiasco. Rimanere è impossibile. Continue reading Asiago: quello che resta sono due occhi cerulei… Antonio Rodeghiero

La gentilezza della tonda delle Langhe… José Noé

Alta Langa. Lequio Berria. Azienda agricola Papa dei Boschi.
Qui lavora Josè Noè, una di quelle persone che non esistono più. La raffinatezza dei modi di fare, la bellezza del posto che ha mutuato nel suo modo di porsi nei confronti delle persone, quella capacità umile di non riconoscersi mai nella grandezza, ma di rimanere sempre un gradino più in basso, per rimirare qualcosa che la terra gli ha dato nelle vesti di un dono, e lui ha saputo portare fuori, valorizzare, ma soprattutto, rispettare nelle sue esigenze di artigianalità e di cura. Continue reading La gentilezza della tonda delle Langhe… José Noé

Lo Stradivari prende vita. Aldo ed Enrico Del Curto

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Chiavenna. Macelleria Del Curto.
Mi accoglie Aldo, il responsabile delle pubbliche relazioni, come lo definisce suo nipote. Oltre sessant’anni e non sentirli. La circospezione è figlia di queste valli e si declina in domande sulle motivazioni che spingono ad interessarsi di qualcosa lascito di un passato e non di una scontata modernità. Continue reading Lo Stradivari prende vita. Aldo ed Enrico Del Curto

L’etica prima dell’artigiano. Mauro Morandin

Saint Vincent. Pasticceria Morandin. Ore 17.30.
Ci accoglie Barbara, moglie di Mauro e ci conduce per quasi tre ore all’interno del suo regno, dei suoi segreti e della filosofia di una pasticceria assurta a simbolo di una certa resistenza: quella che ripulisce la superficie dai modelli.
Barbara è la comunicazione e i modi di fare. Una straniera della pasticceria che per amore ha completato quello che il tempo, i sogni e la passione avrebbero tolto a Mauro in termini di bellezza e armonia. Continue reading L’etica prima dell’artigiano. Mauro Morandin

Imprenditorialità e artigianalità del caffè… Erminia Nodari e Tullio Plebani

Bergamo, anche sotto la pioggia. Una di quelle città da boulevard e da decoro, dove mostrarsi, tra gli acciottolati del centro, diventa sempre l’immagine di qualcosa di passato. Ci sono le vetrine ma c’è una cultura, soprattutto nella diversità: in primis, dalla sua provincia, a volte rozza, a volte poetica, in seconda battuta dal classico capoluogo nebbioso. È come se Bergamo ridesse indietro la nobiltà di fare quattro passi, di innamorarsi e di vedere le cose per la prima volta. Continue reading Imprenditorialità e artigianalità del caffè… Erminia Nodari e Tullio Plebani

Il fior di latte al profumo di neve… Paolo Coletto

Bolzano. Maggio 2011. Officina del gelo Avalon.
Il mio incontro con Paolo Coletto è filtrato da un locale pieno zeppo. Fa appena appena caldo. Poco sopra i diciotto gradi. Non si riesce ad entrare. Gli altoatesini del posto mi hanno dimostrato, dopo averci scambiato quattro chiacchiere, di aver capito tutto… anche sul gelato.
Mi aggiro in una Bolzano soleggiata ma spettrale. Negozi chiusi. Poca gente per strada e gelaterie vuote. Ritorno. Un po’ meno gente e finalmente ecco lui. Paolo. Continue reading Il fior di latte al profumo di neve… Paolo Coletto