Bassano del Grappa. Ma il luogo potrebbe essere qualunque. O potrebbe anche non essere. Lui… si sarebbe comunque nascosto nella neve. Il personaggio criptato ha un nome e un cognome. Ma potrebbe anche non averli. Rimane sospeso, a mezz’aria. Come le parole che non usa per dare mostra di sé, preferendo il pensiero di un amico eretico che, partendo dai concetti, dalla storia e dalla Bibbia, ha vestito i panni di Galileo, tra l’eristica, la fede e la scienza… Continue reading Dalle mani alla testa. Ecco la genialità… Riccardo Antoniolo
Mese: febbraio 2013
Il prosciutto che sa di ciliegio. Lorenzo D’Osvaldo
Cormons. Collio Goriziano. Tenuta D’Osvaldo. Ci accoglie Monica, la figlia. Erede di una tradizione e di una passione che perdurano dagli anni ’40. Le ha condotte entrambe verso una comunicazione serrata, preparata, colta, su un substrato di conoscenze, segreti, successi e ironia. Una bellezza che, ogni giorno, viene realizzata dal gusto degli altri, quello che fa strabuzzare gli occhi e confondere gli odori. Continue reading Il prosciutto che sa di ciliegio. Lorenzo D’Osvaldo
Quella Chianina che non rimane avvolta nel leggendario… Sergio Falaschi
San Miniato. Accompagnato dalla fretta di una domenica in cui l’orologio è stato inesorabilmente spostato un’ora in avanti e in cui sono palesemente in ritardo, manifesto la mia presenza all’interno della macelleria alle 13.00 di una primavera assolata.
La moglie prova a fargli notare che a Le Colombaie ci attendono e che magari, con il tatto di un rapporto fondato sul rispetto, sarebbe meglio iniziare a procedere. Continue reading Quella Chianina che non rimane avvolta nel leggendario… Sergio Falaschi
Il futuro panificatore di una volta. Davide Longoni
Milano. Due persone: Tatiana e Davide.
La prima si occupa della vendita, del rapporto con il cliente, di dare fiducia e sicurezza ad un mondo fatto di abitudine, signore anziane, pellicce e convenzioni sociali. Entusiasmo, interesse sincero verso i prodotti (e verso quel pane che nasce da una mano e da un’idea…), verso quei mondi che non ammette di non poter conquistare. Indefessa nella sfida ad un mondo artigianale che racconta di barbe infarinate e calli nelle mani. Continue reading Il futuro panificatore di una volta. Davide Longoni
L’idrolisi dell’amido e il suo cantore… Beniamino Bilali
Rimini (Brianza). I sentori di riviera romagnola si colgono e si vedono nei capelli e nelle scarpe. L’accento è genuflesso all’internazionalismo. Il giubbotto, la nebbia e il clima rigido ti portano molto lontano dalle spiagge unte di cacofonia. Rimini-Milano-Monza-Cassago Brianza-Monza-Bologna-Padova-Monza-Milano-Vimercate-Monza-Rimini. Questo il percorso di Beniamino Bilali nel giro di cinque giorni. Quello che un itinerante consulente lievitista, con il vezzo del pizzaiolo e dell’insegnamento, è costretto a fare per mostrare e per dimostrare. Continue reading L’idrolisi dell’amido e il suo cantore… Beniamino Bilali
Quella Sicilia che non ritornerà più… Piero Cristofaro D’Amico
Palermo. Via Messina Marine. L’anticamera del degrado. Quell’ospedale a pochi passi, quell’indicazione per la zona industriale del Brancaccio che campeggia in alto, manco fossimo in autostrada, ambulanze a tutte le ore, botteghe di quartiere, coda perenne e macchine posteggiate laddove il caso ha lasciato spazio all’inverecondia. Un pontile ben articolato, che ricorda un passato plumbeo e una voluttà di andare al mare il giorno di festa: a metà strada tra la Versilia e Atlantic City. Continue reading Quella Sicilia che non ritornerà più… Piero Cristofaro D’Amico
Il Macellaio delle nebbie. Franco Cazzamali
Decidere di rimanere a Romanengo, piccolo e agricolo borgo alle porte di Crema, in una macelleria dietro una minuscola strada, senza indicazioni e difficile da raggiungere, ha un qualcosa a metà strada tra quello che mi dice la moglie di Franco, “non abbiamo mai voluto abbandonare le persone che ci hanno permesso di diventare quello che siamo”, e la difficoltà profonda nell’abbandonare quei luoghi, annebbiati, ammantati di noia e inquietudine giovanile, che hanno il fascino dell’operosità, del lavoro e del silenzio; che, una delle solite mattine, indicano il solito maglione piuttosto che una persiana aperta su un orizzonte privo di suggestioni. Continue reading Il Macellaio delle nebbie. Franco Cazzamali
Un artigiano che appare e scompare… Marco Colzani
Carate Brianza. In un fazzoletto di terra, che lambisce la Brianza operosa, quella dei viaggi di lavoro, dei mobilifici, dei Suv guidati da pantaloni bianchi e Hogan dorate, quella delle industrie e quella della crisi, quella che lascia spazio alle colline, agli allevamenti di pecore brianzole, alla coltivazione della vite, alle case dei ricchi milanesi (stanchi del clima putrido e fintamente snob), finanche agli approdi del Lago di Como. Lo stesso fazzoletto di terra che cancella e fa dimenticare, quello che ha rubato i soldi degli investimenti, senza dare indietro nulla, sotto forma di bellezza e di turismo. Continue reading Un artigiano che appare e scompare… Marco Colzani