Bonne Vallée: filiera agricola valdostana con spiragli… Fratelli Chappoz

Donnas. Dal Piemonte sfumato, appare una Valle d’Aosta affaticata, alle spalle ci sono quell’assenza d’identità e quelle ombre che il verde non riesce ancora a riflettere. Qui non si punta diretti verso la montagna, si prova a creare qualche virtù attraverso il tempo dedicato e attraverso la battaglia delle capre. È un tutto più piccolo e più univoco, i paesi sono arroccati nella necessità di proteggersi e di essere produttivi. E il tempo dedicato non è mai un tempo da braccia conserte e pensiero consumato, simbiotico ed emotivo, a Donnas bisogna inventarsi una Valle d’Aosta riflessiva, come se si fosse in un al di là di tutto…

La famiglia Chappoz ha richiesto che la sua storia avesse un altro inizio, collaborativo, agricolo e in parte anche artigianale, in quel dialogo che diventa monologo dove tutto è un sapere, una gentilezza e una deferenza di troppo. Silvio è stato uomo di sala in grandi alberghi e poi ha deciso che un laboratorio di biscotteria secca e di pasticceria umida poteva essere un buon retroterra dove poggiare la sua maturità, Ezio è una guardia forestale che ha affiancato il lavoro di commerciale a quello di affabulatore. Un’antica storia contadina, una famiglia che ha sempre coltivato e sempre allevato, qualche terreno devoto dove portare avanti piccoli appezzamenti di segale e mais antichi per dare un pizzico di filiera e completezza ad assenze di senso. La cascina è diventata una bottega e una fucina, forni, impastatrici, tempi e una serie di prodotti che nella Valle hanno trovato l’andata e stanno provando a riformulare un ritorno.

Pani in cassetta integrali, pani arricchiti che richiamano la povertà e la conservazione di tempi e modi, le tegole, cialde alle nocciole vicine all’assuefazione, i torcetti a cui manca un filo di friabile, le paste di meliga rivisitate con una bramata da polenta, i biscotti alle castagne senza altre aromatiche conniventi, le meringhe, i baci di dama, i melliflui provenzali con la lavanda, la mandorla in molte preparazioni, le torte da rimettere in ordine, gli altri pani arricchiti come la Flantze e la Micòoula: ricette pulite, ingredienti di buon livello, tradizioni rispettate.

Dai mercatini gloriosi dove sono sbocciati gli amori ai forni a legna a picco sulla valle fino ai laboratori contemporanei, quella della famiglia Chappoz è un incrocio d’intenti che è rimasta all’incrocio. La direzione da prendere e il monopolio valligiano – grandi e piccoli hotel, grandi e piccoli ristoranti – sono risoluzioni senza sfumature. Ezio appare gentile, vigile, interessato, premuroso, paterno, avveduto, attento, empatico…

BONNE VALLÉE

LOCALITA’ MAMY 29

DONNAS (AO)

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