Resort per galline e uova tridimensionali… Reinhard Innerhofer

Molini. La porta della Val di Tures, quel limitare tra Brunico e la Valle Aurina che ha richiesto la necessità di un nome. Paesi stratificati, una strada e un’ampiezza quasi da orizzonte. Poco oltre l’imponenza medievale del Castello di Tures. Roccia, ricordi “durrenmattiani” e quel po’ di sanatorio che percuote da sempre la mia spavalderia. Un posto lontano, dove gli echi di Hans Castorp hanno ancora una lungimiranza e una deterrenza. Qui, non si sale per caso. Il buio, la neve e gli alberi sono ottimi indicatori di suspense. Qui la val di Tures si spezza nella Valle Aurina. Il fiume diventa torrente. Continue reading Resort per galline e uova tridimensionali… Reinhard Innerhofer

Lo stupore di dolci senza eguali… Andreas Acherer

Brunico. Val Pusteria. Sostenibilità, felicità e vivibilità. Ecco lo spot di un posto dove l’altopiano non è ancora montagna, dove i negozi non sono ancora prodotti tipici e vestiti tirolesi di frontiera, e dove le case non sono ancora chalet. C’è un fiume, c’è un centro storico, ci sono negozi raffinati, botteghe gourmet, pasticcerie edulcorate da vetrine con millenarie torte idrogenate dalle dimensioni ciclopiche e dai gusti cartonati e soprattutto c’è un senso civico, più nell’ambiente che nelle occhiate. La linearità non sposta lo sguardo verso le montagne. Continue reading Lo stupore di dolci senza eguali… Andreas Acherer

Il Parmigiano e la conformazione di un territorio… Umberto Avanzini

Rivalta di Lesignano de’ Bagni. Colli Matildici. Dove l’Appennino parmense ripete se stesso. Con il suo trivio di prospettive, con quella vista che va dalla Toscana alla Liguria, che rimane intruppata in mezzo all’orizzonte. Soprattutto quando la foschia copre la pianura e quelle colline, che non sono del tutto montagne, rimangono sospese per essere osservate. Qui, le increspature e i calanchi del territorio lasciano molto verde e poche costruzioni. Lo charme è distante, soprattutto nella declinazione dell’accento e nel numero di decappottabili. Le vetture s Continue reading Il Parmigiano e la conformazione di un territorio… Umberto Avanzini

Biodiversità e cereali antichi… Claudio Grossi

Santa Maria del Piano. Tra Bannone e Lesignano de’ Bagni. Superati fiume e stradine, tornanti sempre più stretti, boschi di castagni, ville rapinate, perfette scene del crimine seriale ed eremi di solitari pensatori di pianura, quando le foglie sono tutte cadute e i colori hanno iniziato a spaziare dal giallo autunno al rosso autunno, togliendo luce e lasciando solo il riverbero, i paesi dei salumi, proditoriamente, attendono il viaggiatore proprio dietro l’angolo. Continue reading Biodiversità e cereali antichi… Claudio Grossi

SFI – Salumi Familiari Italiani… Anselmo Bocchi

Fornovo di Taro. Letto del fiume. Affluente del Po. Assonanza con la bassa. Per usi e costumi. Non per il territorio. Le colline appaiono nitide, vicine, a destra e a sinistra. La valle è un lungo incedere di foschia. Si arriva quasi a scomparire dietro le curve. L’orizzonte non quantifica i kilometri. I tetti granata e le facciate giallo scuolabus portano sempre verso le anse del fiume. Ampio, sabbioso, stantio. L’animo geografico delle persone è un capannello di alcuni luoghi ben definiti. Continue reading SFI – Salumi Familiari Italiani… Anselmo Bocchi

La focaccia corre sul Tigullio… Ezio Rocchi

Sestri Levante. Continuo a guardare il cielo. Pioggia, nuvole, sole e poi ancora pioggia, nuvole e sole. Il clima ligure è un luogo comune che non riesce mai a smentire se stesso. Ma deve essere la Liguria con il suo incoraggiamento dialettale ad aprire le porte del già visto. È tutto uno scorrere di paesi definibili con volti famosi, piccole passeggiate, attracchi di navi da crociera e negozianti locali, deterrente estremo per la voglia di pagare. Continue reading La focaccia corre sul Tigullio… Ezio Rocchi

Il pesto e la sua resistenza… Gianni Sacco

Pra’. Genova. Entrarci, prendendone coscienza è devastante. L’autostrada è sempre stata un passaggio per il mare o per qualcosa che assomigliasse ad un centro storico. Fermarsi vuol dire rendersi conto della degenerazione. Vuol dire finire nel cul de sac del Porto Container che ha distrutto il litorale praese dove i nobili e i borghesi genovesi avevano stabilito il loro buen retiro, con estensioni di terreno date agli agricoltori in quella forma di mezzadria che tutto coltivava. Dal basilico alla melanzana. Pra’ era una distesa sabbiosa che diventava montagna e agricoltura. Continue reading Il pesto e la sua resistenza… Gianni Sacco

Gli hinterland lievitano… Maurizio Bonanomi

Pioltello. Un lascito talmente profondo e solcato nella mia adolescenza da non avere più molte frasi per descriverlo. Così rimangono solo parole caotiche. Miscellanea, Satellite, bordello, rabbia e paura, festa, frazioni, liceo classico, morti sparati, macellerie halal, bisnonni, cascine diroccate, centro storico, Multicinema, dodici gradi sotto zero, mani intrecciate al buio di una sala, fila infinita sotto la neve, Esselunga, pullman, Trattoria Il Cavallino e abbaini sopra una pompa di benzina Agip. Continue reading Gli hinterland lievitano… Maurizio Bonanomi