Il maiale al centro di tutto è presagio e metafora… Famiglia Morini

Località Gerbido di Godi. San Giorgio Piacentino. Case lontane, strade che si stringono, declivi apparenti e una campagna padana distante, qualche albero da pennichella appare come in un quadro riottoso e per forza di cose intimista. Campi arati, trattori, silos e distese di granoturco, qui non si respira ancora il clima da curva boscosa ma c’è un orizzonte infinito e ghiacciato che non concede tempo alle mezze stagioni. Qui la terra s’indurisce presto, d’inverno per il ghiaccio, d’estate per il caldo, il piede non sprofonda, la poesia viene bloccata su labbra blu e sguardi velati, l’improvvisazione, la fuga, il ricongiungimento e la ripartenza non sono fasi per queste frazioni, qui chi c’è resta, chi passa il weekend rimane incantato, chi se ne va è perché non è riuscito ad accontentarsi del salotto tiepido e dei piedi ghiacciati. Queste pianure piacentine sono simbolo di culla e previsione di vecchiaia.

Gian Paolo Morini alleva maiali da sempre, ha sempre portato avanti la sua idea convenzionale legata alle Dop piacentine, a quella del prosciutto di Parma e a quella del suino pesante padano. Nascita, lattonzoli, svezzamento e via verso la vendita a un altrove fatto di ingrassi e cosce standardizzate. Poi una rivoluzione gentile, uno dei primi da queste parti a cercare di chiudere il ciclo. Incroci Largewhite, alimentazione aziendale, fieni, un po’ di cereali, due figli reazionari che nel maiale vedono una sorta di resurrezione sionista dell’allevatore, alcune ricettazioni da ripulire, stanze di stagionature che partono cantine e diventan celle, per colpa della troppa prudenza degli organi certificatori e dell’assenza di simili che potessero dare una scossa preservando la tipicità attraverso luoghi umidi e cariche batteriche, un agriturismo dove il suino è totem cotto e stagionato, e una semplicità di fondo che lascia lo stupore a mezza via. Qui si fa produzione, si fa il Morinotto (il loro prosciutto), i salami, le coppe, le pancette, i cotechini e i salumi cotti e poveri, ma è come se il tempo fosse privato di una contemporaneità che nell’azienda agricola prova a scavare un percorso che non diventa mai un progetto. C’è il tempo della maialata, della combriccola di eversori del vino rosso sfuso, c’è il tempo della modernità e c’è la purezza di un passato che viene richiamato senza desiderio. Gian Paolo è una brava persona, con corsi e conoscenza di norcineria alle spalle… il sapere e il sapore sono un passo oltre…

AZIENDA AGRICOLA MORINI

LOCALITA’ GERBIDO, GODI

SAN GIORGIO PIACENTINO (PC)

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