PRIMO GIORNO
Lonigo: colazione e dolci da Francesco Ballico (Il Chiosco)
Arzignano: risto-macelleria Damini e Affini (carne di Limousine dei fratelli Parmegiani di Vaprio d’Adda e chicche gourmet, forse un po’ troppo gourmet…) e pasticceria di Carlo Pozza
Rosà: i distillati di Gianni Capovilla (non c’è molto da dire… è il paese dei balocchi…)
Bassano del Grappa: Ottocento Simply Food di Riccardo Antoniolo (uno dei più grandi lievitisti italiani)
Schio: Cena nell’ultima creazione di Corrado Fasolato (Spinechile Resort)
SECONDO GIORNO
Breganze: panificio di Giuseppe Vicentini per un più che interessante panettone…
Asiago: stravecchio estivo di Riccardo Rela, prima e di Antonio Rodeghiero, poi. Il meglio che si possa trovare. Il più straordinario sistema di malghe che si possa immaginare.
Solagna: prima, salita in alpeggio sul Grappa per il Morlacco e il Burlino di Ivan Andreatta, poi cena da un personaggio dialettale dal racconto anacronistico e dalla mano leggera, Giovanni Scapin della Trattoria Da Doro. Le lumache più buone mai mangiate…