Un istante dall’eco nostalgica… Mirko Delbianco

Montespino. Vallata, frazione o via di Mondaino. Insomma, alla sinistra di una strada tortuosa che non permette quasi le indicazioni. Qui, l’andamento sonnacchioso delle curve fa assomigliare un po’ tutto. Quello che capisco è l’identità di una giornata fuori dal comune, una di quelle che ti si avvinghiano addosso, con nostalgia e malinconia, nei medesimi istanti in cui le stai vivendo. Più per il lunedì mattina che ti perderai che per tormentate analisi e differenze tra la compagna città e la remota campagna. Continue reading Un istante dall’eco nostalgica… Mirko Delbianco

Makì: da Milano a Fano, il prodigio di un ritorno… Antonio e Paola Luzi

Fano. Ecco dove finisce la Romagna. Il litorale si sposta e lascia spazio alla storia. Fino a qui (con la sacra esclusione di Fiorenzuola di Focara, dei Vigneti di Mancini, delle falesie e forse di un paio di centri storici, quelli di Pesaro e di Rimini), è tutto edifici buttati nel nulla, come se il bisogno avesse preso a pugni la bellezza, macchine posteggiate, stabilimenti balneari, spiagge turlupinate dal beach volley e dai suoi culi in bella vista e mare che si colora di sabbia, lasciando negli occhi e nella conversazione la parola “Adriatico!”, come a volerne sottolineare la bruttezza e la dozzinalità… Continue reading Makì: da Milano a Fano, il prodigio di un ritorno… Antonio e Paola Luzi

Artigiani, Artisti, Agricoltori… Denis Montanar

Villa Vicentina. Località Malborghetto. Ovvero Borc Dodon (antico nome del borgo in friulano). Vigneti sparsi. Campi arati. Il primo freddo friulano. Piccola casa con annessa cantina di mescita e, al di là della strada, splendida corte con cantine e sala degustazione.
Denis Montanar è un artigiano. Stravagante e bello. Le donne ne hanno riscontrato l’eccezione, quasi l’unicità tra i produttori… Tant’è. E comunque avevano ragione… Continue reading Artigiani, Artisti, Agricoltori… Denis Montanar

Una luce in mezzo all’olio… Alessandro Montalbano

Castelvetrano. Un pomeriggio di agosto. La mia guida (che troveremo come protagonista altrove…) mi conduce al Frantoio di Campagna, non prima di un tour, fin troppo realistico, tra il cemento e l’abbandono di quest’angolo di Sicilia. Il paese appare come traccia di una bellezza antica, coi suoi lasciti normanni e spagnoli. Un arco. Il palazzo dei Pignatelli, qualche concittadino illustre, come Giovanni Gentile, infiltrazioni mafiose da film anni ’70, troppe brutture, cementificazioni edilizie e una popolazione che, lentamente, si sta assottigliando. Continue reading Una luce in mezzo all’olio… Alessandro Montalbano

Una giornata potrebbe non bastare… Carlo Casati

Sartirana. Piccola frazione di Merate. A metà strada tra la Brianza operosa, quella che ha un nome sulle carte topografiche e la Brianza senza tempo, quella che conoscono i brianzoli che, probabilmente per carattere, possibilmente per riserbo, hanno tenuto nascosta alla conoscenza massiva. Una Brianza dove diradano le abitazioni…
A Sartirana, piccola frazione di Merate, dietro una curva, all’interno di un piccolo market degli anni ’70-80-90, opera, in maniera fulgida, Carlo Casati l’artigiano, un uomo con un retrogusto di passato.  Continue reading Una giornata potrebbe non bastare… Carlo Casati

Quando l’ammissione dell’errore fa tornare il sereno. Claudio Pistocchi

A Firenze volevo andare, ma non per trovare lui… Non ci sono andato ma ho trovato lui.
Claudio Pistocchi l’ho incrociato più di una volta, ma non gli ho dato peso o la giusta importanza. L’immagine che si era creato e le rassegne dove annoveravo la sua presenza, non mi avevano punto a vaghezza. La causa l’ho trovata, come la maggior parte delle volte che l’uomo corrompe il prodotto, in qualcosa di idiosincratico alla mia pelle, qualche guida, qualche interesse che mi puzza di confessionale-clientelare, qualche pecora smarrita che bela attenzione.  Continue reading Quando l’ammissione dell’errore fa tornare il sereno. Claudio Pistocchi

Il futuro della fassona nel Piemonte che verrà. Luca Gandione e Silvio Brarda

Cavour. Nelle estreme propaggini del torinese, ma non ancora nella provincia Granda, con le montagne tutt’intorno, ampie pianure che si aprono su meleti antichi e strettamente territoriali. Non è questione di bellezza e nemmeno di fascino, ma questo paese, così storicamente determinato, ha un impatto sonnolento e mite. Le fronde, con il loro stormire, e gli uccelli, con i loro cinguettii, ne determinano l’accoglienza. La rocca lo protegge e le strade prendono il nome dalla località verso cui sono dirette. Continue reading Il futuro della fassona nel Piemonte che verrà. Luca Gandione e Silvio Brarda

La vacca Cinisara e la sua speranza… Salvatore Polizzi

San Giuseppe Jato. Qui, c’è stato un tempo dove era meglio non conoscere e non vedere. Tirare avanti, con la consapevolezza di non potere. Qui è meglio non scavare, né con la metafora e nemmeno con la pala. La Mafia ha stravolto le normali logiche di appartenenza e di percezione. Ormai è rimasto un paese defraudato, in mezzo ad un’arteria che collega Sciacca con Palermo. Tutt’intorno, ci sono posti più o meno famigerati e bellezze che di latitanza non ne possono più. Han bisogno di occhi e di mani infiorate di gelsomini e avvinghiate ad una gonna prosperosa… Continue reading La vacca Cinisara e la sua speranza… Salvatore Polizzi