Ode all’artigianato

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 “La conserva è ansia allo stato puro ma è anche una speranza per il futuro”. Il contadino, prima, e l’artigiano, poi, hanno capito che fermare il tempo era l’unica maniera d’imporre l’essenza dell’uomo civile, l’essenza dell’uomo tout court. Mantenere la natura. Ecco tutto.

I tetti, le strade, le fabbriche, la rivoluzione: sono tutti mezzi di un’evoluzione tecnologica. I contadini e gli artigiani sono stati i più fieri oppositori al dominio della stagionalità. In barba al rispetto della natura e dei suoi tempi. Il rispetto è sempre stato una sottile forma di desiderio, di pre-dominio in cui esprimere la civiltà evoluta dell’homo faber. Continue reading Ode all’artigianato

L’umanità silenziosa della Fontina… Sandro Bonin

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Gressan è le sue frazioni e le sue stalle. Quando scende la notte, rimangono meleti e vigneti che siscambiano ruoli e apparenze. L’odore è quello tipico della Valle. I retaggi sono ben configurati all’interno di radici che hanno la vacca come inizio e fine di tutto. Le latterie turnarie non si sono trasformate in caseifici sociali. Si è cercata un’identità nella salvaguardia. Ciò che è cambiato è il rapporto clientelare: una volta di mezzadria, adesso di compravendita.

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En Barlet: la pecora Frabosana in mezzo alla neve… Maria Maddalena Giorgis

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Chiusa di Pesio. Regione Cavanero. Le strade lasciano spazio alle lastre di ghiaccio e a i sentieri. Le case alle raccolte differenziate e ai boschi. Ogni diramazione può essere lo sbaglio decisivo che ti lascia davanti solo la possibilità di spingere la macchina. Gli alberi s’infittiscono con la neve. La presenza umana, già deificata tra le strade di paese una mattina invernale senza desiderio, si fa talmente rada da non lasciare che i solchi del trattore e qualche orma sulla neve. Le Alpi Liguri sono talmente vicino da notarle di meno. Quelle Marittime, che segnano il confine con la Francia, ridanno un po’ d’immaginazione lontana. Gli alberi di castagno rubano la scena agli abeti. L’intorno è di un silenzio senza pace. Straordinario luogo dove perdersi o abbandonarsi. Due case terminano la strada. Se quella non è la meta, sei spacciato. Continue reading En Barlet: la pecora Frabosana in mezzo alla neve… Maria Maddalena Giorgis

Tecnica o materia prima? Tecnica e materia prima!… Matteo Cunsolo

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Parabiago. Il paradiso della calzatura. Un paese determinato dalla sua posizione geografica e basta. Aziende e mulini hanno incrociato le loro produzioni. I canali hanno portato linfa prima e dopo la guerra. Gli artigiani si sono trasformati in imprenditori o in operai. Quella zona di frontiera a nord di Milano ha influito sul benestare delle persone che entravano dal capoluogo e che uscivano dal capoluogo. Parabiago ha qualche bottega inaspettata (pasta fresca e salumi), le solite chiese richiama pasticcini, i tipici bar da gazzetta e bianchino, e le aziende calzaturiere. L’hinterland è una missione, soprattutto per chi decide di resistere, soprattutto per chi ha vissuto l’adolescenza negli anni ’90, ha chiuso le discoteche, ha distrutto le manifestazioni, ha bigiato le lezioni, ha preso la scuola come l’ultimo degli obblighi e si è divertito talmente tanto da trasformare la morte in una passione: il prestinaio di una volta, il panettiere fino all’avvento del 2.0 e il panificatore, lievitista contemporaneo. Continue reading Tecnica o materia prima? Tecnica e materia prima!… Matteo Cunsolo

Non trovo la gallina, ma trovo un Macellaio… Albano Beghin

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Treponti. Teolo. La base dei Colli Euganei. Quell’arcipelago vulcanico, così lontano dal rilassamento, non s’ammanta se non d’insicurezza. Qui c’erano le cave e ci sono i vigneti. Qui, i colli si elevano senza degradare, senza dolcezza. Il cielo è già un crepuscolo e si porta dietro quel fascino che ha trasformato una strada dritta, case anni ’90 color kaki, in improvvise curve e in quell’inizio di collina che non è più hinterland. Qui, un tempo, passava il tram diretto che collegava i colli con la città, qui i poeti hanno dettato scritti per rappresentare l’irrappresentabile. Ora rimangono negozi affidabili e negozi da manna dal cielo. Continue reading Non trovo la gallina, ma trovo un Macellaio… Albano Beghin